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Il Regimen Sanitatis
Salernitanum: Il Capolavoro della Medicina Medievale
È un un poema celebre che
incarna il connubio perfetto tra medicina e letteratura.
Risalente al XII-XIII secolo, questo capolavoro è uno dei più
illustri della storia medica e letteraria, testimonianza
dell'eccellenza intellettuale della Scuola Medica Salernitana.
Con oltre cento versioni manoscritte e circa 300 stampe giunte
fino a noi, il Regimen Sanitatis Salernitanum ha attraversato i
secoli, lasciando un'impronta indelebile nella storia della
medicina europea. René Moreau, eminente studioso del Seicento,
narra che persino il futuro re d'Inghilterra, Roberto, figlio di
Guglielmo il Conquistatore, giunse a Salerno per curare le
ferite riportate durante le crociate, ricevendo non solo cure,
ma anche un manoscritto contenente precetti per uno stile di
vita e un'alimentazione salutari.
In tutta Europa, il Regimen Sanitatis Salernitanum circolava in
diverse edizioni e versioni, arricchite da commenti che ne
aggiungevano o toglievano elementi, rispecchiando l'evolversi
del pensiero medico nel corso dei secoli. Ancora oggi, termini e
espressioni coniati nel Regimen sono parte integrante del nostro
linguaggio medico, testimonianza del suo impatto duraturo nella
cultura occidentale.
Quest'opera straordinaria offre consigli di uso comune che vanno
ben oltre il semplice trattamento medico, rappresentando uno
strumento unico per comprendere gli usi, i costumi, le credenze
e le pratiche medievali. Il Regimen Sanitatis Salernitanum non è
solo un testo medico, ma un viaggio affascinante attraverso la
società e la cultura del Medioevo, offrendo preziose lezioni di
saggezza e di vita che continuano a ispirare e a guidare anche
nell'era moderna.
In conclusione, il Regimen Sanitatis Salernitanum è molto più di
un semplice poema: è un tesoro di conoscenze e di esperienze
umane che continua a illuminare il cammino della medicina e
della cultura occidentale, testimoniando la timeless della
saggezza e della bellezza della Scuola Medica Salernitana.
Ecco un breve estratto
della sua prefazione:
Praefatio
Anglorum regi scribit schola tota Salerni:
si vis incolumem, si vis te reddere sanum,
curas tolle graves, irasci crede profanum,
parce mero, cenato parum, non sit tibi vanum
surgere post epulas, somnum fuge
meridianum,
non mictum retine, nec comprime fortiter anum:
haec bene si serves, tu longo tempore vives.
si tibi deficiant medici, medici tibi fiant
haec tria, mens laeta, requies, moderata diaeta
[...]
a cura di Paolo Cavallo
Sottom enù "La Scuola Medica Salernitana"
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